E sono due anni di governo Meloni.
E non si può dire che lo si festeggi nel migliore dei modi soprattutto alla luce di quanto recentemente sta accadendo.
Pour parler si può iniziare dal "piano Albania" forse apprezzato e condivido dal resto dell'Europa, più probabilmente apprezzato dal governo albanese e da Ursula Von der Leyen in piena campagna elettorale, al momento naufragato impietosamente per sentenza dei giudici romani. Sentenza che ha costretto ad un secondo tour del mediterraneo una dozzina di immigrati che ora, finalmente sbarcati sono accolti al Cara di Bari, territorio italiano su costa italiana. In Albania rimangono due centri di accoglienza simil prigione e circa 800 milioni spesi per costruirli.
Ma la mini crociera di questi pochi immigrati come mai è stata così movimentata?
Tutto parte dalla difesa dei confini italiani cara a questo governo (giustamente per carità), dalla sentenza della Corte di giustizia europea che di fatto si oppone alle gesta italiane, dalle parole un po' troppo sopra le righe di un ministro. Ecco.
"Sentenza Corte giustizia europea molto articolata che i nostri giudici non hanno compreso poiché scritta in francese", parole dette dal Guardasigilli Nordio, magistrato quiescente ora ministro della Giustizia, pronto a puntare il dito contro la Magistratura. Non esattamente uno spaccato glorioso della nostra vita politica.
Accusa e velato insulto ad una delle istituzioni del paese che sappiamo essere super partes.
Quindi alla luce di tutto questo Palazzo Chigi che fa? Convoca CdM rapido, rapidissimo, con decreto legge stila un nuovo elenco di paesi sicuri (Egitto paese sicuro è quantomeno controverso) e ora si mette al sicuro ad osservare le reazioni della Magistratura e dell'opposizione. Non una situazione favorevole, pacifica, perché amplifica il distacco fra governo ed istituzioni, situazioni che il Quirinale chiaramente osteggia.
Il governo che festeggia due anni dopo il decreto in fretta e furia e l'annuncio del nuovo listone di paese sicuri, quantomeno discutibile ma almeno rivedibile annualmente, tace. Lascia spazio a portavoce e rappresentanti di partito. A mezzo stampa si afferma che il problema è risolto, anche se la sentenza europea rimane (e rimane in francese per Dio).
La realtà delle cose racconta di un governo che non rispetta autonomie e indipendenza, di ampliare poteri del governo e del parlamento, cambiando se serve la Costituzione per dividere i poteri.
Tutto questo mentre ci sono ministri sotto processo, ministri che per leggerezza privata e non si sono dimessi, rappresentanti di governo impresentabili.
La ricorrenza per il secondo anno del governo Meloni potrebbe ancora continuare con lo scontro (perché di questo si tratta) medici - ministro Rocella sulla Gestazione surrogata ormai reato universale. È uno scontro forse inatteso ma che non sorprende perché come per il magistrato che dovrebbe essere super partes anche il medico dovrebbe essere altrettanto super partes, scevro da obiezioni di coscienza e decreti legge.
Sono solo due punti sul quale il governo legifera ma appare distante dalla reale situazione del paese, dei singoli.
Buon anniversario quindi a questo governo ma forse anche no.
Commenti
Posta un commento