Decisioni avventate

Adesso si, il momento è ora e fino a che punto si può escludere che la mossa non sia studiata a tavolino?
Nella regione di Kursk, ora occupata e con ai confini con l'Ucraina i soldati nord coreani a supporto della Russia, Kiev può lanciare i missili a lunga gittata americani. L'ok è arrivato nello scorso weekend direttamente da Washington, dal presidente uscente Biden. Una decisione seguita ad onor del vero da Francia e Germania destinata a cambiare di molto lo scenario bellico.
Finora Kiev ha usato i missili a lunga gittata per bombardare solo la Crimea occupata mai per attaccare le altre regioni coinvolte nel conflitto.
Lo scenario irrimediabilmente cambia ora perché, dalle dichiarazioni del portavoce del Cremlino Peskov e del presidente Putin l'uso di tali armamenti significa il coinvolgimento diretto dell'Occidente. E alla luce delle ultime decisioni prese una parte dell'Occidente quantomeno non smentisce questa situazione a lungo scongiurata.
Agli inevitabili problemi economici, sociali e politici che una guerra che prosegue da più di mille giorni quest'ultimo cambio di strategia non sembra semplificare quel processo di pace a lungo invocato, sperato ma mai veramente messo in pratica; troppi gli interessi in ballo, a più livelli, per siglare semplicemente un accordo di pace. E pazienza se gli ucraini tornano a vedere gli stessi spettri rabbiosi dei primi giorni di conflitto.
Resta incomprensibile la decisione di Biden di autorizzare Zelensky ad usare gli armamenti americani, ora che il passaggio di consegne con Trump è alle porte e sembra poter aprire un varco nelle trattative per la pace. Anzi, il coinvolgimento occidentale può addirittura spingere la nuova amministrazione Usa ad accelerare quel progetto neanche troppo velato del repubblicano Trump di chiudere per sempre la Nato (utile, necessaria ma che alla luce dei cambiamenti geopolitici degli ultimi anni necessita di una ristrutturazione approfondita), uno spettro che farebbe più piu di una cancelleria del Vecchio Continente.
A margine, purtroppo e drammaticamente, delle accuse reciproche in Ucraina si continua a sparare, bombardare e morire.
Che peso avrà la decisione di Joe Biden nell'immediato futuro lo scopriremo a breve.
L'Italia conferma la propria posizione e conferma il non invio di armi a Kiev.

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