E dopo il caso Almasri che succede?
La camera preliminare dell'Aja valuterà l'operato dell'Italia?
Il caso Almasri, generale e torturatore libico, sta avendo pesanti ricadute sul governo italiano dentro il quale le colpe sono tante e da ascrivere ad almeno due ministeri.
Il suddetto Almasri è un generale libico, e si occupa dei centri di accoglienza libici, gli stessi da dove dopo violenze e torture parte verso l'Italia buona parte dei flussi migratori.
E in quanto libico ha la cittadinanza di un paese deferito addirittura alle Nazioni Unite; arrestarlo e in quarantotto ore non solo rimesso in libertà ma accompagnato con un volo Nazionale in patria dove è stato acconto con tutti gli orari riservati alle personalità più illustri senza che avviassimo, noi italiani, prima nessuna consultazione con la Camera penale internazionale.
Non soloa ad oggi staremmo ancora evitando di inviare all'Aja un rapporto sulla vicenda.
Le dichiarazioni del ministro dell'interno e della giustizia in parlamento non sono sembrate esaustive, chiare, nette. Anzi, hanno regalato se possibile ancora più confusione. L'unica certezza è la mancata esecuzione da parte dell'Italia di una decisione della Corte.
E lo Statuto di Roma che regolamenta questo tipo di situazioni è stato ratificato anche da noi ... Qualcosa non torna, molto lascia punti in sospeso, nebbiosi.
Dalla difficoltà di chiarezza "interpretativa" dei documenti scritti in altra lingua in senno al ministero della Giustizia alla sicurezza del paese in primis spiegata un po' a fatica dal ministro dell'interno; si poteva soprattutto si doveva procedere ad un nuovo arresto.
Così facendo, riaccompagnando a casa un criminale internazionale ci siamo esposti verso la stessa Corte la quale sicuramente chiederà alla premier ed ai ministri chiarezza sulle responsabilità italiane per non trovarci in un futuro non molto lontano accusato di complicità con lo stesso generale libico. Ad oggi libero e senza restrizione alcuna di aggirarsi per il suo paese, probabilmente tornando alla vita precedente.
Colpisce il silenzio della premier in altre situazioni ed in altri momenti storici molto più agguerrita ad attaccare e a difendere.
L'esposizione dei due ministri al contrario certifica che il governo italiano ha agito privo della dovuta responsabilità, per la situazione, per le leggi e per la stessa Corte. Semplice, quasi fosse un discorso da bar eppure questa è la realtà dei fatti ad oggi.
È la situazione del governo italiano in carica dal 22 ottobre 2022 e non nuovo a pasticci e pasticciacci, apparso una volta di più a livello internazionale dopo il caso Albania-migranti poco coordinato pure fra gli stessi dicasteri.
Basterebbe uscire da questa situazione di silenzio imbarazzante che sembra voler coprire un certo tipo di accordi ad alto livello.
Ma sembrano appunto, discorsi da bar.
Commenti
Posta un commento