Il Marchese del Grillo

Citando il grande Alberto Sordi e il suo altrettanto grande Marchese del Grillo dopo la giornata di ieri si evince che si può continuare quindi ad esercitare il proprio incarico o ruolo, bipassando leggi e doveri che per il popolo normale non eletto (con tutti i significati che a questo termine possiamo applicare) quindi hanno un peso diverso.
Si può quindi evidenziando la differenza fra "me e voi", applicabile a questo punto a qualsiasi contesto e a qualsiasi persona, continuare a sbagliare, sprecare, cercare di delinquere in maniera più o meno grave.
"Me e voi" è un concetto che mette sempre a disagio perché va a ledere il principio di equità fra le parti, evidenzia fallimenti che si vogliono rifiutare o peggio nascondere, che non sono accettati e andando a monte della questione apre alla domanda delle domande: perché?
Perché pesante, perché tu sei lì, perché ti hanno investito di un tale ruolo, perché non fai ora un passo indietro.
"Perché io sò io e voi nun siete un cazzo", ecco spiegati tutti i perché.
Ecco spiegato quello che si sta sdoganando: la libertà di fare quello che mi pare perché alte cariche dello Stato lo hanno fatto e non hanno avuto conseguenze. Ecco cosa si rischia di sdoganare; passa l'esempio che tutto si può fare, con i tacchi o senza, con le borsette o meno.
Perché fra "me e voi" c'è una differenza abissabile.


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