L'equilibrista

Cosa c'è in gioco nel nostro paese?
Cosa si sta decidendo in questi giorni convulsi?
In gioco c'è la democrazia che vive da ottant'anni, costruita con una alleanza con l'Occidente che ci ha visti protagonisti dopo le macerie di un ventennio, che abbiamo saputo tenere unita a Roma come a Bruxelles fino all'oggi, anche nei giorni bui dell'ultima guerra in corso fra Ucraina e Russia.
Dobbiamo come Italia preservare, oggi più che mai gli interessi nazionali.
Dobbiamo farlo cercando anche di preservare accordi storici, consolidati nel tempo con l'America e dobbiamo farlo rimanendo sulle stesse posizioni in merito a Mosca e Kiev che abbiamo tenuto lungo tutti questi tre ultimi anni.
Il segreto del successo dell'Italia del governo Meloni è questo e non è facile. 
Non è facile perché entrano in gioco vicinanze politiche, necessità di convergere con le idee dell'alleato, la necessità di salvaguardare il paese.
Saranno giorni da equilibristi esperti, non facili. Gli equilibri da mantenere toccano anche i temi della difesa, quella Nato invisa a Trump ma che negli ultimi ottant'anni ha dato stabilità e pace al paese. 
E l'equilibrio potrebbe avere ricadute sul futuro politico interno di premier ed alleati in caso di intoppi, di difficoltà, di colpi di testa.


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