Guerra e mille bla bla

L'al Ahli o anche ospedale del Battista è stato bombardato da Israele in quanto al suo interno in realtà si nascondeva una sede orgazzativa di Hamas.
Secondo la stessa Israele ovviamente.
A nord della Striscia questo ospedale era il più importante ma l'ennesima violenza distruttiva israeliana ha distrutto tutto, togliendo al tempo stesso un punto di riferimento vitale per gli abitanti della stessa Striscia. L'ultimo e più importante ora senza più possibilità di prestare nterventi di emergenza, chirurgia, assistenza di terapia intensiva. Tutto finito ammassato sotto il peso delle macerie e dell'artiglieria israeliana.
In diciotto mesi di guerra Israele ha tolto ogni cosa poteva essere tolta ai palestinesi: case, scuole, ospedali. Questi ultimi sono ben 35, un numero immenso che ha azzerato il sistema sanitario della Striscia di Gaza.
Se all'inizio della guerra, il 17 ottobre 2023, l'ospedale fu colpito forse da fuoco palestinese, forse da fuoco israeliano (sempre secondo fonti israeliane ovviamente) ma riuscì nonostante il numero enorme di morti, stimato in 500, a riprendere la propria attività ora è davvero distrutta ogni flebile speranza.
Che sia una violazione delle carte internazionali è palese (la Concentrazione di Ginevra vieta di colpire strutture sanitarie), così come è palese che la Corte penale internazionale oggi come oggi presenti qualche lacuna e i viaggi in Ungheria ed Usa di Netanyahu in questo senso non lasciano molto spazio ad altre considerazioni. 
Quello in Medio Oriente è un fronte forse ancora più delicato ed incerto rispetto al conflitto nel cuore dell'Europa. Gli equilibri instabili oggi sembrano aver lasciato campo libero alla forza distruttrice e altrettanto crudele di Israele che ha come ultimo obiettivo l'Iran, il quale in tema di nucleare sta intessendo tavoli di trattativa con l'amministrazione Trump. Iran che arma tutte le forze terroristiche della regione e che è il grande nemico dello stato di David.
Oggi ci ritroviamo ad osservare soccorsi e soccorritori scavare fra le macerie di un luogo in cui le vite solitamente si salvano. E no, non c'è nemmeno un barlume di speranza di vedere presto la fine di tutto questo.
Per Israele e forse a questo punto per gli stati che gli sono vicini tutto è normale, come anche i 15 operatori della Mezza Luna Rossa giustiziati e sepolti con le carcasse delle loro ambulanze.
Tutto normale quindi anche se di proprio normale non ci si vede nulla.
Ma nulla proprio.

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