Ego ipertrofici

Mi preparo ad iniziare questa nuova settimana con il doveroso silenzio elettorale che allontana polemiche e volti non proprio gradito da televisioni e giornali.
Mi resta lo sport ma meglio saltarlo per il momento, gli esteri.
Ecco, qui ce ne sono di cose da dire, tante, tantissime e nessuna al momento sembra capace di spostare l'equilibrio del mondo attuale, di risolvere almeno una delle difficoltà evidenti che stanno squarciando il mondo.
Il problema di fondo che si guardi America, Mediterraneo, Medio Oriente, Est Europa il trait d'union di questo stato di crisi se non di vera e propria guerra è l'ego dei protagonisti.
Un ego che a volte sembra ipertrofico, assurge a protagonista della storia come parte di un moderno Mr.Hyde.
A metà del 2025 è esploso lo scontro fra due ego forse più che ipertrofici nello studio ovale di Washington; l'idillio interessato e prezzolato fra imprenditori, quello fra Donald Trump ed Elon Musk. Quell'accordo figlio di una campagna elettorale feroce che ad un passo dalle elezioni americane di Mid term (primo termometro elettorale per l'amministrazione americana) rimescola carte ed alleanze, rivede politiche economiche e sociali. In risposta ai tweet su X di Musk Donald Trump risponde con la guerriglia di Los Angeles ed inasprendo i rapporti con gli immigrati messicani e in generale latino americani.
Sarà una settimana difficile per il tycoon che aggiunge polemica su polemica e sullo sfondo rimane la difficile gestione dei rapporti con la Cina, con gli studenti cinesi espulsi o non fatti più entrare all'università di Harvard (grande il timore di formare nelle scuole Usa la futura classe politica cinese), i dazi economici che rimbalzano da Washington a Pechino fino a Bruxelles nel cuore dell'Unione Europea.
E le elezioni di Mid term inevitabilmente porteranno strategici cambi di rotta all'interno dello studio ovale.
Dalla guerriglia californiana alle acque calde del Mediterraneo, davanti alle coste israeliane.
Israele che blocca con mezzi e metodi militari un'imbarcazione composta da 12 attivisti allo scopo di sensibilizzare il mondo sulla situazione di Gaza, dei palestinesi ridotti alla fame; bellissima l'iniziativa, giusto sensibilizzare l'Occidente e il mondo intero sulla strage in corso a Gaza (ad oggi sono quasi 50 mila le persone morte), meno partire un po' allo sbaraglio, le convinzioni che con il viaggio gli attivisti hanno imbarcato.
Israele aveva avvisato nei giorni precedenti il gruppo di attivisti di non avvicinarsi alle acque territoriali israeliane ma forse in questo caso l'ego eccessivamente esagerato di alcuni attivisti non ha visto il reale pericolo e la reale realtà delle cose (Israele, cui fa parte la Striscia di Gaza, è in stato di guerra, l'accesso ad acque territoriali e territori è estremamente controllato). 
La querelle attivisti-Israele si è mossa anche a mezzo social rispolverando protagonisti di un vicino passato pre COVID, la svedese Greta Türnberg che forse in questo caso ha peccato di protagonismo sottovalutando il reale stato delle cose. Forse cercando un ritorno al passato sulla spinta di idee più che valide per carità ma condizionate senza dubbio dall'ego ipertrofico ha creato questa situazione di crisi all'interno di una guerra fra le più lontane dal cessare.
E la controparte in questo caso è rappresentata dallo smisurato ego del premier israeliano Netanyahu, sorso agli appelli del proprio popolo prima ancora che sordo ai pochi appelli dei grandi del mondo che non hanno, se non per iniziative singole e molto sporadiche, interrotto i rapporti economici e diplomatico con Tel Aviv.
E si bombarda ancora, forse con maggior foga e crudeltà in Ucraina ed in Russia. Si toccano scuole, infrastrutture, basi militari, città e centrali esattamente come tre anni fa allo scoppiare di questa guerra che a Mosca continuano a chiamare "operazione speciale".
Dopo i mesi invernali di relativo stallo, gli appuntamenti a livello mondiale cui presenziare (insediamento di Donald Trump, fu erali di papa Francesco, cerimonia di inizio pontificato per Leone XIV), una serie infinita e tragicomica di call, telefonate, viaggi in treno dei "volenterosi" (indicazioni in più però non ne sono arrivate in merito persi come si è nel pil, nello sforamento economico, nelle bombe) l'arrivo dell'estate porta e porterà molto probabilmente un incremento della guerra, delle avanzate e delle difese. 
La guerra russo-ucraina si muove ora anche con blitz di stampo terroristico, con l'intelligenza artificiale a guidare droni, bombe, proiettili. Si è arrivati nuovamente a colpire Kiev, le città più importanti ma quello che più colpisce è l'assenza russa o comunque ridotta ai minimi termini nelle conferenze di pace, ai tavoli organizzati per la tregua quasi che il colosso sovietico sia una volta di più schiavo dell'ego enorme quasi come il territorio che governa del suo presidente.
Ego appunto ipertrofico che forse è peculiare anche del presidente ucraino Zelensky, apparso mai troppo convinto di trovare subito un accordo di tregua se non di pace.
Ego, pericolosi, che si insultano, che provocano, che per colpa del narcisismo provocano dolore, morte.


Commenti